Il Bagatto

La prima carta è associata alla sephirah Keter, la Corona, alla sommità del pilastro dell’Equilibrio.

Chiamata anche Ain il Nulla, è principio di ogni cosa e ogni cosa contiene in potenza.

È la fonte di ogni luce e energia, da Keter discende la Shechinah, l’immanenza di Dio, in tutte le altre sephiroth fino a Malkut il Regno, dove dimora.

È associata alla lettera alef א, all’elemento Aria, che presiede al pilastro mediano dell’Equilibrio, e al primo sentiero che collega Keter a Chochmah attraverso il quale l’energia creatrice si riversa impetuosa e percorrendo la Via del Lampo colma una ad una tutte le sephirot fino a Malkut.

Il valore numerico di aleph è 1, א è iniziale di echad אחד, unità, l’energia creatrice ed equilibrante che unisce il cielo e la terra, le forze attiva e passiva, l’uno da cui nasce la moltitudine.

La Gematria completa della lettera è אלף che dà valore 111, il valore dell’espressione אחד הוא אלהים Echad hu Elohim, Uno è il Signore.

figura 1

Nella carta il simbolo dell’infinito formato tradizionalmente dal cappello indossato dal bagatto, è sostituito dalla mano benedicente di Dio, mentre la figura è quella di Adamo אדם, che ha di fronte a sè i simboli dei quattro elementi-forze: il bastone (Fuoco), la coppa (Acqua), la spada (Aria) e la moneta (Terra).

 

Rappresenta il principio, l’inizio del percorso spirituale, chi apprende.

Descrve l’Infinito En Soph,la mano benedicente, da cui emana l’Adam Qadmon, il Triangolo supremo Keter-Chochmah-Binah (figura1), che realizza il tutto, le sette sephiroth dell’Edificio Cosmico rappresentate dai quattro elementi, le quattro forze, le quattro parti del mondo.

 


Il Duomo di Modena a cura di Patrizia Curti
La figura al centro della carta trae ispirazione dalla potente immagine di Adamo che campeggia nella prima lastra del Genesi.
Come le altre storie del Genesi si situa sotto una serie di archetti decorati in maniera sempre diversa, che posano su mensole fogliate.
Gli studiosi hanno sottolineato alcuni elementi dello stile di Wiligelmo soprattutto nel lento ergersi di Adamo sotto le mani del Creatore, anch’esse evocate nella carta, in alto a sinistra.
Adamo viene identificato dal nome latino Ada(m) in lettere capitali, come pure gli altri protagonisti le cui azioni sono talora illustrate da idonee iscrizioni . Una delle monete inserite nella profonda strombatura della porta Regia per ricordare il permesso di battere moneta concesso alla città di Modena da Federico II nel 1226 , è citata nella carta del Bagatto.
Accanto alla moneta sono proposti altri richiami: al calice donato a San Geminiano come ricompensa per aver liberato dal demonio la figlia dell’imperatore Gioviano (quarta formella della Porta dei Principi), la spada dei cavalieri della Tavola Rotonda (archivolto della Porta della Pescheria) e il bastone con cui Caino uccide il fratello Abele (terza lastra del Genesi).