Arcani di pietra

Copertina del volume

Gli Arcani Maggiori dei Tarocchi si collegano alle 32 Vie della Saggezza sotto diversi aspetti, rappresentandone vari attributi.

 

Anche nello studio degli Arcani Maggiori il disporre le carte secondo disegni diversi aiuta a svelarne contenuti e simboli, e il confronto con gli elementi dell’Albero della Vita consente di approfondire la comprensione sia dei significati delle carte che della filosofia cabalistica, in un percorso virtuoso di rimandi e collegamenti.

 

Il primo schema sul quale disporre le carte è quello dell’Albero delle Sephiroth. Da 1 a 10, da א a י, questa disposizione è alla base del commento di ogni singola carta riportato nelle pagine del sito Cabala Mistica.it. L’Arcano 11 è attribuito a Daat.

 

Come per le Sephiroth, gli Arcani non vanno letti solo singolarmente, molti contenuti, molti aspetti emergono dai rapporti tra le diverse carte.

 

Fondamentale quindi per la lettura (divinazione) e per la comprensione e l’interpretazione dei diversi Arcani è il disporli (e leggerli) secondo diversi schemi.

 

 

Disponiamo le carte su due file, sopra da 1 a 11 e immediatamente sotto da 12 a 21 e il Matto alla fine.

La fila superiore si ‘specchia’ in quella inferiore e descrive due vie iniziatiche, una attiva e una passiva, sopra un percorso individuale di ricerca e sviluppo spirituale, sotto la via ‘passiva’ del mistico che rinuncia al se per perdersi nel tutto.

 

figura 1

Altre disposizioni delle carte forniscono sistemi di lettura e interpretazione applicabili anche alla consultazione degli Arcani come oracolo.

 

Lo schema in figura 1, può essere utilizzato per un responso che vede un punto di partenza (1), la situazione, le due forze che la influenzano (2 e 3) e il loro punto di equilibrio (6), lo sviluppo prossimo.

 

Il quadrato magico formato dalla disposizione delle prime nove carte come in figura 2, dà una lettura molto più approfondita della questio posta dal consultante.

 

Il punto di origine (1), le forze che sono intervenute (2 e 3), per realizzare la situazione attuale (4, 5 e 6), che per quanto instabile presenta un suo equilibrio.

 

figura 2

E infine le forze che ne influenzeranno gli sviluppi (7 e 8) e, al momento, il loro punto di equilibrio, il risultato.

 

 

Disporre le prime nove carte su questo schema, consente di cogliere nuovi aspetti dei singoli Arcani, e di studiarne i rapporti descritti dalle linee 15 (le diagonali evidenziate in figura), applicabili anche nella consultazione dell’oracolo.

 

Nelle pagine del sito esamineremo brevemente ogni carta nel contenuto simbolico legato alle 32 Vie della Saggezza, evidenziando le scelte particolari operate nella stesura dei Tarocchi della Cattedrale.

Le attribuzioni astrologiche dei 22 sentieri derivano dal Sepher Yezirah, il Libro della Formazione.

 

 

Nei Tarocchi della Cattedrale abbiamo scelto di rimanere aderenti all’impianto simbolico fondamentale (gli elementi) della carta, utilizzando, anzi, a volte la scelta dei particolari del Duomo riportati nella composizione per rafforzarne il contenuto. Il risultato è sicuramente e principalmente un mazzo di Tarocchi d’Artista, che si discosta dal tratto classico, ma che mantiene vivo il contenuto esoterico delle carte.

Nell’aprile del 2009 uscivano, pubblicati da Edicta per il Comune di Modena (Biblioteche e Marketing), I Tarocchi della Cattedrale, un mazzo di Arcani Maggiori illustrati da Federico Manicardi e liberamente ispirati al Duomo di Modena.

Affiancavano l’artista Patrizia Curti che ha curato la parte storico-artistica e Walter Martinelli che si è occupato degli aspetti simbolici ed esoterici delle carte.

Ogni Arcano infatti contiene precisi rimandi a sculture e particolari del capolavoro romanico dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, rispettando peraltro i contenuti simbolici della carte. Arcani di pietra, il Duomo di Modena nel simbolismo dei Tarocchi, nasce dalla necessità di spiegare sia il sistema simbologico di riferimento degli Arcani Maggiori che le citazioni e i rinvii alle sculture della Cattedrale.

Nasce così un volume che da una parte può essere un originale percorso di visita, un’insolita guida al Duomo di Modena, dove ogni particolare, anche il più nascosto, è riportato puntualmente all’interno di grafici che permettono di collocarlo nel suo contesto originario.

Dall’atra parte ogni carta presenta una scheda che ne riassume i riferimenti simbolici e i contenuti esoterici.

(dall’introduzione de Gli Arcani di pietra, Edicta 2010)

 

Patrizia Curti si è laureata e perfezionata in storia dell’arte all’Università di Bologna. Da anni conduce ricerche specialistiche su temi di storia locale, settore nel quale ha sviluppato anche un’esperienza divulgativa, curando iniziative rivolte ai giovani e pubblicazioni.

Federico Manicardi, laureato all’Accademia di Belle arti di Bologna, ha realizzato le illustrazioni de I mille volti dell’immaginario medievale, primo e-book sul Duomo modenese edito nella collana «Scritture Metropolitane» delle Biblioteche del Comune di Modena e presentato all’edizione 2005 di Docet (Fiera del Libro di Bologna).